L’homeschooling è un sistema educativo molto diffuso all’estero che sta prendendo piede anche in Italia. È un sinonimo dell’Istruzione parentale che permette ai bambini e ai ragazzi di potersi istruire a casa.
Sembra una situazione da nobili dell’Ottocento, con istitutrice e lezioni impossibili in quei palazzi grandissimi, ma in realtà é un sistema che si sta rapidamente estendendo: ad oggi si contano circa un migliaio di famiglie che scelgono di non mandare il proprio figlio a scuola.
C’è da dire che, come in passato, non sono necessariamente i genitori a farsi educatori o insegnanti ma nella maggior parte dei casi la famiglia chiede il supporto di docenti professionisti, nella preparazione didattica.
Vediamo i pro e i contro di questo sistema educativo.
Pro e contro dell'Istruzione Parentale
I motivi per cui si sceglie questo metodo educativo sono molteplici e partono innanzitutto dalla poca fiducia nel sistema scolastico e dall’organizzazione della scuola tradizionale con gli orari troppo rigidi, le richieste eccessive da parte dei docenti, le continue interrogazioni, i compiti da fare, un ritmo troppo elevato che inficia il benessere psico fisico dei giovani studenti. Questi sono alcuni degli aspetti per cui spesso viene scelto l’homeschooling.
Tutto è molto più libero e semplice, senza una campanella che annuncia la fine dell’ora. I ragazzi non sono sottoposti allo stress quotidiano nè al temuto “confronto con gli altri”.
I genitori, infatti, trovano che con l’homeschooling si abbia una maggiore possibilità di controllare i propri figli ed evitare loro situazioni spiacevoli quali il bullismo, uno dei fenomeni ormai sempre più diffusi tra i ragazzi. Molti genitori, poi, sono dell’idea che questa educazione parentale, la definizione italiana di homeschooling, possa offrire una migliore qualità per quanto riguarda l’apprendimento, creando un rapporto uno a uno nel percorso educativo, attraverso continue attenzioni.
D’altro canto, sono proprio queste attenzioni e questo controllo a diventare anche il lato negativo di questo sistema scolastico, perché al ragazzo verrebbe a mancare il gruppo “classe”, strutturando una dinamica individualista non sempre produttiva.
Lo stare insieme quotidianamente con coetanei che non facciano parte della sua cerchia familiare stimola il ragazzo al confronto e al prendere coscienza di se stesso, delle proprie capacità e dei propri limiti. La scuola infatti, dopo la famiglia, è la più importante agenzia educativa in quanto il bambino o il ragazzo impara ad approcciarsi con persone estranee.
Homeschooling: la normativa
La Costituzione Italiana nell’art. 30 sottolinea come “È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli...”
Dall’anno scolastico 2017/2018 è entrata in vigore la nuova legge denominata "Buona scuola" in cui è stato inserito un articolo specifico per chi pratica istruzione parentale in Italia (Decreto legislativo n. 62/13 aprile 2017, art. 23):
“In caso di istruzione parentale, i genitori dell’alunna o dell’alunno, della studentessa o dello studente, ovvero coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, sono tenuti a presentare annualmente la comunicazione preventiva al dirigente scolastico del territorio di residenza. Tali alunni o studenti sostengono annualmente l’esame di idoneità per il passaggio alla classe successiva in qualità di candidati esterni presso una scuola statale o paritaria, fino all’assolvimento dell’obbligo di istruzione.”
La scuola pubblica ha infatti la possibilità di fare dei controlli se ha dubbi sull’assolvimento dell’obbligo. I genitori, infatti, devono inviare una comunicazione scritta alla direzione scolastica di riferimento ogni anno per l’anno successivo, includendo l’autocertificazione attestante le capacità tecniche e le possibilità economiche dei genitori.
Alcune famiglie decidono di seguire alla lettera i programmi ministeriali, mentre altre scelgono liberamente le materie da insegnare.
Altre ancora scelgono una scuola privata come supporto alla preparazione e alle pratiche burocratiche necessarie.
Homeschooling: dalla scuola primaria alla scuola superiore
Si può iniziare l’homeschooling in qualsiasi momento e a qualsiasi età, anche se con il termine istruzione parentale si intenda la fascia tra i 6 e i 16 anni, cioè il periodo dell’obbligo di istruzione. Prima dei 6, infatti, non esiste obbligo di istruzione.
Si può iniziare l’homeschooling in qualsiasi giorno dell’anno ma bisogna tener presente che se il bambino stava frequentando la scuola dovrà essere ritirato e i genitori dovranno dichiarare di avvalersi dell’Istruzione parentale per l’assolvimento dell’obbligo scolastico. Oltre i 16 anni è possibile continuare l’homeschooling ma non è necessario continuare a inviare la comunicazione alla scuola in quanto decade l’obbligo di istruzione. Sarà una libera scelta del ragazzo se continuare a studiare e a procedere con gli esami di idoneità. Si può procedere inoltre anche all’esame di maturità come privatista.
Gli Istituti Benedetto Croce da anni svolgono un servizio di supporto alle famiglie che scelgono l’istruzione parentale, garantendo una preparazione efficace con docenti professionisti a studenti sia delle scuole medie inferiori che superiori, attraverso corsi in presenza e online.
Gli Istituti Benedetto Croce sono in grado di supportare le famiglie anche nell’espletamento di tutte le pratiche burocratiche utili come fornire la modulistica necessaria per il ritiro, la dichiarazione e comunicazione alla scuola di competenza territoriale e la presentazione della domanda di idoneità /maturità, per il completamento del percorso scolastico.