Insegno da molti anni al Centro Studi Benedetto Croce di Pistoia prima e di Montecatini adesso e quando mi hanno affidato per la prima volta una classe di adulti da portare al diploma mi sono detta: “Che differenza mai ci sarà rispetto al lavoro che faccio da anni con i ragazzi?”.
Sbagliavo.
Varie sono le teorie sulle modalità dell’apprendimento e di conseguenza dell’insegnamento, ma la mia ormai lunga esperienza sul campo mi ha convinto che non si può insegnare agli adulti con lo stesso metodo usato per i ragazzi.
Per gli adulti l’apprendimento deve essere necessariamente ‘ricerca’, attività nella quale è necessario saperli coinvolgere attivamente.Gli adulti hanno l’esigenza di sapere perché è necessario apprendere qualcosa; hanno un bagaglio di conoscenze ed esperienze pregresse che permettono loro di elaborare più facilmente le nuove informazioni, ma bisogna anche tener conto che hanno preconcetti e pregiudizi duri da eliminare.
Inoltre sono molto ansiosi, molto tesi al risultato, ma spesso basta un nulla (una nozione che non si riesce a memorizzare, per esempio) a far perdere loro la concentrazione e la convinzione di farcele.Sicuramente una classe di adulti è sempre molto più eterogena di una qualunque classe di ragazzi.
Per loro, sempre e comunque, l’insegnamento deve essere incentrato non sulle materie, ma sulla vita.
Prof.ssa Maria Irene Erra