Con la fine dell’anno scolastico si avvicinano per genitori e ragazzi i “bilanci” di fine anno: cosa è andato bene e cosa male, interrogazioni, professori e compiti a casa.
A volte il bilancio è positivo, altre volte no, spesso in pareggio. Al di là dei risultati scolastici, e per i ragazzi che affrontano gli esami di maturità queste ultime settimane saranno cruciali, il bilancio di un anno scolastico si misura anche nel livello di serenità ed entusiasmo dei ragazzi. Andare a scuola non può e non deve, o dovrebbe, essere collegato anche a stress, discussioni, incomprensioni in classe, sacrifici, eventi di discriminazione o pericoli di bullismo. Purtroppo negli ultimi anni accade con frequenza di assistere – sentendosi impotenti – ad un incremento di questi risvolti negativi in quello che dovrebbe essere il periodo più bello e spensierato della vita.
Ma è sempre così o c’è un altro modo di vivere la scuola?
Abbiamo recentemente elaborato una statistica sulle scelte effettuate dai ragazzi e ragazze che si iscrivono agli Istituti Benedetto Croce di Pisa, Lucca, Pistoia, Montecatini e Massa. Le scuole private, o centri studi, come è noto nascono con l’obiettivo di consentire agli studenti un recupero degli anni scolastici a seguito di una bocciatura, in modo da potersi riallineare con i compagni e non restare indietro di uno o più anni.
Quello che emerge nell’ultimo quinquennio è invece una situazione in costante evoluzione: la scuola private non è più scelta solo da chi ha necessità di recuperare un anno scolastico, ma anche da persone in corso regolare di studi che scelgono, per vari motivi, una scuola diversa o, meglio, un modo diverso di vivere la “scuola”.
Numeri alla mano, nel 2015 circa il 40% degli iscritti agli Istituti Benedetto Croce - Scuole Private svolge un corso regolare di studio, ovvero ha scelto di iscriversi e frequentare i nostri centri anziché la scuola pubblica, e questo senza avere alcuna problematica di apprendimento, ritardo scolastico o altro.
Perché iscriversi agli Istituti Benedetto Croce?
Molto semplicemente perché frequentare una scuola privata è un modo diverso e più “piacevole” di stare a scuola. Il clima in classe è più informale e motivante, complice un numero adeguato di allievi che fanno subito gruppo e soprattutto grazie ad un gruppo di professori scelti non solo in base a esperienza e competenze ma anche in base alla loro capacità di comunicazione e di coinvolgimento dell’aula. Non è sufficiente sapere per essere “un buon prof”, occorre anche saper trasferire le nozioni in modo accattivante e stimolante, cosicché gli allievi non vivano le ore sui banchi come una noiosa imposizione ma si appassionino anche ai contenuti e, perché no, scoprano delle passioni.
Un altro motivo per cui preferire la Scuola Privata è rappresentato sicuramente dalla maggiore flessibilità e una conciliabilità con le “altre passioni” che i ragazzi devono coltivare oltre la scuola. Una carriera nell’arte o nello sport è pressoché impossibile da conciliare con i ritmi di scuola o il rigido calendario delle verifiche e interrogazioni della scuola pubblica. Al centro studi invece questo aspetto è gestito in un’ottica pro-studente: con un’organizzazione didattica più snella e classi poco numerose i professori possono essere molto flessibili nel venire incontro alle necessità degli allievi in modo da far si che lo studio non venga vissuto come un ostacolo allo sviluppo di altri talenti fuori dai banchi.
Oltre alla maggiore flessibilità, un altro aspetto rilevante e che incide nella scelta delle famiglie è l’offrire ai ragazzi un contesto dove essi siano supportati anche dal punto di vista emotivo e motivazionale.
Il fatto che le passioni extrascolastiche non siano considerate come attività ostacolanti lo studio ma anzi siano valorizzate e incentivate, fa sentire i ragazzi compresi, supportati e valorizzati nel loro modo di essere, innescando di conseguenza una naturale attitudine ad impegnarsi anche nello studio, grazie anche all’affiancamento di professori in grado di far trovare il metodo di studio più adatto a ciascuno per ottimizzare il tempo dedicato all’attività didattica e raggiungere un buon rendimento.
In sintesi, se per alcuni la scelta della Scuola Privata è dettata da esigenze di puro recupero o contingenze varie quali un trasferimento o una momentanea situazione familiare, per altri – e il trend è in salita – la tale scelta è un’alternativa alla scuola tradizionale.
Un’alternativa in cui un’organizzazione flessibile, il rapporto più diretto con i professori, la didattica personalizzata e il background emotivo e relazionale sono elementi centrali nel raggiungimento dei risultati scolastici in un clima di distensione e serenità.
Un’opportunità per vivere davvero nel migliore dei modi possibili gli anni dell’istruzione scolastica. Anni già di per sé delicati per la crescita intellettuale, emotiva e psicologica dei ragazzi, anni nei quali il sapere trovare le motivazioni giuste o gli argomenti giusti o un “modo nuovo di studiare” fanno la differenza.